“La sicurezza dei lavoratori è una priorità sociale“. A ribadirlo è la più alta carica dello Stato, il presidente Mattarella. “Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte – scrive il capo dello Stato – le istituzioni e la comunità nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità”. Queste parole sono state inviare tramite telegramma a Zoello Forni, presidente dell’Anmil – Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro – in occasione della 69esima edizione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata a Palermo.
Intanto, i dati evidenziano ancora una volta un trend decisamente tragico: solo nei primi otto mesi dell’anno, le denunce di infortuni e malattie professionali sono state oltre 416.000, con 685 episodi mortali. Rispetto a due anni fa, dal 2106, i decessi sono aumentati del 10%. In dieci anni, dal 2009, si contano ben 17.000 caduti. Numeri importanti, purtroppo terribile, che devono necessariamente fare riflettere. Per questo ci auguriamo che la presa di posizione da parte del Capo dello Stato si traduca, in un breve periodo, in interventi mirati ad una repentina inversione di tendenza.