Si è scelta la data del 28 gennaio in quanto combacia con quella del giorno in cui sono stati aperti i lavori che hanno poi portato alla firma della Convenzione 108 (risalente, pensate, al 1981), in cui si stabiliscono le modalità attraverso le quali garantire ad ogni persona fisica il “rispetto dei suoi diritti e delle sue libertà fondamentali, e in particolare del suo diritto alla vita privata, in relazione all’elaborazione automatica dei dati a carattere personale che la riguardano la protezione dei dati”.
Nella giornata del GDPR alcune tra i big della rete hanno voluto fare qualche azione concreta al riguardo.
Il gigante per eccellenza del web, Google, ha inserito sotto la sua nota barra di ricerca la dicitura “Verifica le impostazioni”, un link che permette ai navigatori loggiati di ottenere informazioni sui dati raccolti da Google attraverso una serie di funzioni e scegliere cosa consentire e cosa bloccare.
Le voci a cui fa riferimento Big G sono:
• attività web e app
• cronologia delle posizioni
• informazioni del dispositivo
• attività vocale e audio
• cronologia delle ricerche di YouTube
• cronologia visualizzazioni YouTube